sace (ita) - 04011 lyrics
[testo di “04011”]
[strofa 1]
il giorno che deb+tto in fimi fatti il segno della croce
non ho mai chiesto permesso, tantomeno per favore
l’ho promesso alla mia città, alla mia famiglia, alla mia gente
sono una boccata d’aria
in questa italia dove nessuno ormai dice più niente
se cresci in un branco di iene, poi come ti puoi fidare?
chi ti ha promesso del bene ti farà il doppio del male
il pubblico, sì, vuole il sangue, come in un film di tarantino
questi rapper da asilo nido
chiederanno perdono come fossi il loro padrino
fra’, sono nato per quеsto, fanculo tutto il resto
non sai cos’hai avuto finché non l’hai perso
ho imparato dai migliori com’é giusto comportarsi
di inverno do fuoco ai soldi solamеnte per scaldarmi
fra’, se faccio disco d’oro lo appendo giù in quartiere
tutti sapranno chi sono e tu mordi, mordi il marciapiede
‘sto rap ti cambia la faccia
tu cambia mestiere, no non puoi competere
ricorda che io sono tutto ciò che tu vorresti essere
[pre+ritornello]
sono ancora per strada, la mia casa è la strada
per tutti quelli come me, per chi odia e non ama
noi giovani senza futuro, il destino è vestito a lutto
ma non diamo ascolto a nessuno
siamo pr+nti a prenderci tutto
[ritornello]
da dove vengo ap
da dove vengo ap
ho parole che incidono, barre che uccidono
in strada mi dicono: “ciao g”
da dove vengo ap
da dove vengo ap
fanculo questi che parlano e alle spalle infamano
in strada mi chiamano: “g”
[strofa 2]
la mia gente ha fame
non di fama ma di grana, siamo ancora in strada
la mia gente ha sete
prende e non chiede, non ci sono regole e vive alla giornata
no, non siamo pazzi
bravi ragazzi, dai palazzi fino in cima al mondo
no, non siamo pazzi
bravi ragazzi, dai palazzi stiamo realizzando il sogno
fra’, sono la nuova icona, il bambino è diventato grande
i miei fra’ senza diploma fumano in faccia alle guardie
tutti mi conosco in zona, campione pelè
la tua gang, cover band, godd+mn, cl!ck clack bang
mi dicono: “matalo, matalo”, i demoni che c’ho in testa
ai tipi come te che parlano, giù in quartiere gli fanno la festa
che abbia inizio la nuova era, puoi chiamarci: “goodfellas”
l’odio ormai è a piede libero e l’amore resta chiuso in cella
voglio tutto, ti levo tutto, dammi tutto all’istante (uh)
fotto il gioco, fotto il mondo, ti fotto seduta stante
non conosci i fatti, invece di farti fatti quattro domande
tu ti credi hip hop ma quale hip hop
la tua merda è pop, poppante
[pre+ritornello]
sono ancora per strada, la mia casa è la strada
per tutti quelli come me, per chi odia e non ama
noi giovani senza futuro, il destino è vestito a lutto
ma non diamo ascolto a nessuno
siamo pr+nti a prenderci tutto
[ritornello]
da dove vengo ap
da dove vengo ap
ho parole che incidono, barre che uccidono
in strada mi dicono: “ciao g”
da dove vengo ap
da dove vengo ap
fanculo questi che parlano e alle spalle infamano
in strada mi chiamano: “g”
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