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salmo - vuoto (2007) lyrics

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avevi detto resta sveglio
un altro anno, dai
passo alle vertigini
noi siamo già vecchi prima che il tempo ci consideri
volevi smontarmi?
dai l’hai presa alla leggera, ah?
io cibo per la mente da sfamare le favela, quindi
pezzi di merda con le impr+nte sullo scanner
non risolvi stì delitti, son tracce di laura palmer
l’ingegno fotte il congegno, una richiesta
prendi carta e penna ti spiego la musica che ho in testa
non mi segui, non è un fatto precario
non mi capisci perchè il rap non mi basta a dirti il necessario
guardare in faccia quest’uomo con il ripudio
è come danzare col demonio nel pallido plenilunio
è come stare a digiuno quando la carne chiama
vendi i denti per la fama, ti tocca mordere l’aria, frana
un mondo fatto di cera, spegni stà sera
ho più traumi io in testa di primo carnera a fine carriera
sottomessi e dopo messi in risalto
loro dicono di saltare, e tu rispondi: quanto in alto?
gara d’appalto nel servizio musicale
questa è guerra da palco, sotto facce da funerale, stai male!?
qui è intelligenza artificiale
la tua fama va in fumo uomo per uso personale
dramma esistenziale te lo suono con note
su parole di conforto dentro parentesi vuote, vuote
direi che forse non è il tempo per capirmi, e allora
proietta questo verso i figli dei figli
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza
e direi che forse è meglio andare fuori all’istante
la ragione spia dai buchi delle serrande
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza

e il panico addormenta, la gente si accomoda
mi sveglio, fuoco in testa come fiamme su sodoma
logora stì figli di puttana ad ogni beat
masticate il marciapiede, questo è american history x
non me ne fotte del fattore incentivo
il problema è che io vivo tra le righe di un corsivo
e la causa rende becero
m’hanno svuotato così a fondo che se provo a pensare sento il reverbero
o cambi corrente oppure l’acqua stagna
o rischi e becchi i fischi come gessi sopra la lavagna
e qui nessuno ci guadagna un tot per vivere
e in più sta vita è breve per potertela descrivere
e un filo musicante parte dalla culla, siamo
cani legati che abbaiano al nulla
e fai così non mi ascoltare e un favore:
scordati il mio nome e poi il suono delle parole, quindi
direi che forse non è il tempo per capirmi, e allora
proietta questo verso i figli dei figli
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza
e direi che forse è meglio andare fuori all’istante
la ragione spia dai buchi delle serrande
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza

e levami le mani dalla faccia
il tuo sangue che si ghiaccia
finchè il peso di ogni parola non schiaccia
puoi prendermi sul serio ma in fondo è la mia percezione
come l’ascolto di un sample in una frazione di secondo
pr+nto, calvario, vuoto, sipario
per pregare non mi bastano i grani di sto rosario
non è un miracolo la percezione dove
parole di consensi tra parentesi vuote, vuote

direi che forse non è il tempo per capirmi, e allora
proietta questo verso i figli dei figli
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza
e direi che forse è meglio andare fuori all’istante
la ragione spia dai buchi delle serrande
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza



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