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simon belmont - delle usanze e dei costumi lyrics

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[testo di “delle usanze e dei costumi”]

[intro]
i should like to tell you that i have seen some of the experiments shown in this field, actually [?] out as the whole russian physiological conquers. as you can imagine, technique is everything

[strofa 1]
delle usanze e dei costumi sono vittime le donne
condannate con le gonne alla saccenza delle botte
a dimostrare al mondo quale sia il sesso più forte
perché l’uguaglianza esiste solo di fronte alla morte
delle usanze e dei costumi sono vittime i pisch+lli
gara a chi c’ha i jeans più belli, a chi s’imbosca più coltelli
alzano muri di arroganza per nascondere gli affetti
e nelle cuffie ritornelli di poeti maledetti
delle usanze e dei costumi sono vittime le masse
ché se c’hai le tasche grasse non esiste più chi piange
la forma è più importante del cosmo sottostante
ti ritrovi ad uccidere l’arte oltre a non farne parte
delle usanze e dei costumi sono vittime gli amanti
dove l’amore che provi deve essere più degli altri
a tutti i costi, se non siete profondi siete distanti
e fate prima ad impiccarvi, è la legge dei codardi

[ritornello]
è paradossale perder fiato a dare senso a ciò che un senso non l’ha mai avuto o meglio non l’ha mai voluto
eppure essendo vittima dell’incoerenza del creato, meglio stupido che inutile, meglio illuso che muto (seh)
è paradossale perder fiato a dare senso a ciò che un senso non l’ha mai avuto o meglio non l’ha mai voluto
ma preferisco urlare contro un mostro sconosciuto perché le carezze sono solo schiaffi di velluto
[strofa 2]
delle usanze e dei costumi siamo vittime un po’ tutti
non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che dà frutti
dove il convenzionale diventa dogma universale
dove se ti fai le pare sei un fallito da evitare
delle usanze e dei costumi sono vittima anche io
col feticcio della depressione a farmi da padrone
quando il personaggio ingoia l’anima dello scrittore
sputa fuori un’overdose di limiti e malumore (ah)
te lo giuro, provo terrore ma il mio costume impone
di odiare il prossimo (prossimo) se non prova nessun dolore
siamo tutti vittime di ciò che impone il credersi migliore
finché non saremo luce la vita è un errore
non c’è alcuna differenza fra un filosofo e un pastore
l’esistenza funziona che un uomo nasce e dopo muore (muore)
tutte le variabili intercorse fra queste due ore
ti daranno l’illusione che il tuo tempo abbia un valore

[ritornello]
è paradossale perder fiato a dare senso a ciò che un senso non l’ha mai avuto o meglio non l’ha mai voluto
eppure essendo vittima dell’incoerenza del creato, meglio stupido che inutile, meglio illuso che muto
è paradossale perder fiato a dare senso a ciò che un senso non l’ha mai avuto o meglio non l’ha mai voluto
ma preferisco urlare contro un mostro sconosciuto perché le carezze sono solo schiaffi di velluto



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