skaar (nagai squad) - s.k.a.a.r. lyrics
intro :
oi, mi senti?
spero di si perché ho delle cose da dire, voglio schiarirmi un pò la gola, sai
a volte ne senti proprio il bisogno
mi sento strano in questo periodo, mi sento frainteso, da tutti eh
perché mi sa che qui la gente non ha capito chi suono o almeno non ha capito chi suono
non è che se non pubblico da un anno vuol dire che sono morto
anzi, il contrario
mica sono come voi, che p-ssate giorni interi a non fare niente
oh no, no, no, no io sono peggio
io sono le verità che non vuoi sentire, le responsabilità che non vuoi avere
io sono il mostro nell’armadio, la pagina che strappi dal tuo diario
io sono la tua voglia di emergere, colui che vince nel perdere
io sono i desideri, le ambizioni, i sogni che tieni nascosti per paura di mostrarli agli altri
io non sono pasquale, e non sono neanche pino e di certo non sono normale
io sono
strofa 1 :
uno psicopatico che vive del malessere
quello che dà l’aggettivo del cattivo all’essere
il ragazzo contro cui tu ti vorresti mettere
ma il tipo che quando ascolti ti fa dire “farei meglio a smettere”
io non mi sto qui a genuflettere
per sti perdenti inesistenti io non c’ho tempo da perdere
nonostante gli insulti io non mi posso arrendere
se al bivio non ti b-tti cosa cazzo puoi pretendere?
“guarda l’abisso e l’abisso guarderà dentro di te”
diceva nietzsche, tipo felice
diverso, perverso, non ho mai guardato di traverso l’abisso
perché l’abisso ero io stesso
non te l’aspettavi? eh no
faresti meglio a stare zitto, ah se no?
quanto è difficile ricevere un si se è no?
questo mi vuole pazzo ma è un pezzo che ho già perso il senno
rit:
questa è la mia casa degli orrori
dove non esistono i rimpianti dei miei errori
dove noi siamo sanguinanti ma tu muori
qua c’è solo la mia voce, niente più suoni
strofa 2 :
ho già capito che l’unica cosa che conta è la voglia che c’hai di rimonta
seguire qualcuno ti porta alla morte come quando a mare se vai contro l’onda
e me ne frego di quello che dico, nei pezzi, nei testi io non faccio il figo
non faccio l’amico, perché manco siete arrivati e già il pubblico si è -ssopito
si è avvilito, si è raggrinzito
le cazzate che spari dal microfono l’ha deperito
non puntarmi addosso il dito perché è facile parlare
ma è l’agire il punto in cui tutti quanti hanno fallito
io p-sso un anno a ragionare sui miei sbagli
lucciole che a poco a poco diventano abbagli
dagli tutto te stesso
ma ricorda che nessuno è cattivo, lo si diventa dal contesto
io sono questo: un tuono, un lampo
lasciato da solo sul molo sul campo
di odio ne ho tanto, troppo
fatico per restare in piedi, stanco, morto
ma non serve fare la vittima
la vita ti dà quello in cui ti impegni, su questo è legittima
perciò io non mi lamento, ho un presentimento:
questo è solamente il mio avvento
bridge:
se dico che sto bene mento
anche se va male io la tento
anche se va male io l’attendo
sono stato abituato quindi quello che voglio io me lo prendo
(x2)
rit
questa è la mia casa degli orrori
dove non esistono i rimpianti dei miei errori
dove noi siamo sanguinanti ma tu muori
qua c’è solo la mia voce, niente più suoni
strofa 3 :
dai, è meglio se ti ammazzi
lo sai anche tu, da solo o in crew non ci sono cazzi
sp-cchiamo di brutto, mandiamo in lutto
la nagai si sta prendendo tutto, tutto
è tu rimani all’asciutto
il rap è l’unica cosa che ho quindi cazzo se mi ci b-tto
il nome è skaar ed è oro colato, santificato
preparatevi (bra), sono tornato
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