soft the brainstorm - moka grossa lyrics
[strofa 1]
hai idea di che vuol dire progettare un suono?
io non lo so, sono anni che ci provo
e corro avanti e indietro, borbottando frasi per la stanza
trovando punti fermi quanto la forma dell’acqua
e tolgo di precisione, aggiungo un pò di svarione
scrivo più rime nuove e gioco di innovazione
cerco l’evoluzione, ma poi manca il sapore
che sa di tradizione, nah, sto andando in confusione, ah
col mare invernale inciso nell’iride
rivedo i confini di ogni limite
cerco ancora un groove che metta d’accordo biggie e rino
che in volo da brooklyn agganci un sanpietrino
e venga a farsi un giro per il centro
sembra p-ssino anche in cento il vicolo più stretto
fino a casa e fuoriporta, lontano dalla bolgia
ma dentro la ballotta è molta, metti su la moka grossa, è meglio
[ritornello]
con il suono cl-ssico del rap
descrivo uno scenario cl-ssico per me, va da sè
che con il suono cl-ssico del rap
descrivo uno scenario cl-ssico per me, va da sè
la mia strada non è quella della city
ma del borgo italiano, dei bar, dei caffè
la contamin-z-one che non scorda le radici
in una cuffia nas nell’altra de andré
[strofa 2]
la nostra fissa è stata sempre quella
see, la nostra vita è stata sempre quella
e i nostri padri, c’hanno cresciuti con un suono bianco
che si è macchiato come il latte col caffè caldo
settimana bianca, in vacanza con i miei
con pino daniele in macchina
ti sentivi a napoli, perfino tra la neve
quasi in odore d’africa, musica meticcia che non si tiene
white n-ggas, ai confini della provincia
con la penna mogol, con il flow ghostface k!llah
non sai ancora sentirla quella mescolanza
ma quando scrivi viene fuori e basta
la scuola delle liriche, del keep it real
è scolpita sui gradini delle ripide di via pia
dove il suono del boom bap
incrocia col profumo di panetteria
[ritornello]
con il suono cl-ssico del rap
descrivo uno scenario cl-ssico per me, va da sè
che con il suono cl-ssico del rap
descrivo uno scenario cl-ssico per me, va da sè
la mia strada non è quella della city
ma del borgo italiano, dei bar, dei caffè
la contamin-z-one che non scorda le radici
in una cuffia nas nell’altra de andré
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