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sosa priority - exodus 23.1 lyrics

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[testo di “exodus 23.1”]

[strofa 1]
se tutto scorre, sarò merce in piena ebollizione (sarò merce)
cerco l’acqua distillata per composizione (ah)
sarò marchiato da un taglietto per la prima dose (la prima)
finirò fumato in bagno a fianco all’estintore
chiamo un testimone, l’effetto che ti nuoce
ti servirà a dare sapore al tuo giorno peggiore
non fa testosterone il tuo testo da poser (no, no)
ho un testo che scappa da casa con firme d’autore (sosa)
non sei te lo stronzo che m’apprezza, c’hanno messo un prezzo
è un pezzo che sento ‘sto peso e penso vada espresso (eh)
questa è solo un’altra notte che passerò solo
distante da quelle persone che c’avevo appresso
qua persino chi ti chiama amico vuole che fallisci
vuole rimanga bloccato tra vipere e bisce
scapperò senza dir nulla, troverete indizi
custodia di un pugnale sporco che poi ti colpisce
non c’era la lavatrice (no, no), un bagno solo, erano in cinque
il bando ti fa a stelle e strisce, non ti fanno più dormire (no, no)
quella notte ero inboccato a chiude i conti dall’anziano
mi voltai, sentii uno sparo e il suono dal palazzo a fianco
giuro che sembra favela, il sangue coi bossoli a terra
sparano ad un mio collega per colpa della sorella (rrah, rrah, rrah)
un’altra serata di merda nel mio quartiere di merda
con la mia vita di merda in questo postaccio di merda
[ritornello]
porto freddo, bufalo, libanese
la nuova roma con figure sospette
quel giro stretto non fa più il mio interesse (no, no)
porto tre chili ma pe’ fà du riprese (due riprese)
vengo da storie raccontate in quartiere (dal quartiere)
certe cose non voglio rivederle (no, no)
coltivato il mio malessere in mezzo alle bestie
le facce che mi stanno appresso le detesteresti

[strofa 2]
lupo giurassico, antartico, l’acido lattico (l’acido lattico)
ne ho chiusi tre e sessantaquattro, te se ferma ‘r battito
esco dal baratro, ne ho tratto ali, albatross
no tratti uguali, attratti da trattati con prodotti non trattati
mancava casa, ho mancamenti in casa
tratto da una storia vera, esco da fuoco, terra e latta
è scarsa la tua biografia raccontata, penna riciclata
inventeresti una condanna e c’è chi l’ha scontata (a ‘nfame)
ho messo il cielo sempre prima di lei
contanti sporchi sempre prima di me
le cene solo io, distante dai miei
la stessa casa, ma ho messo sei pareti (ah)
avessi visto mezza volta a natale i parenti (mezza volta)
l’amore dentro un bacio in bocca tra i miei conviventi (mai, mai)
il frutto di un rapporto insano che si deteriora
la gioia sopra ad una giostra che però si blocca
lo li ho visti qua i figli degli altri, incapaci (scemi)
parlano sopra i divani, capisci il divario?
se li becco, li sp+cco, risolvemo a mani
tre per tre come i sicari, peace for fight come i siriani
erano pargoli, mo so’ emissari, impr+nte digitali
sopra il muro c’era scritto “libertà magari” (eh, magari)
ho visto persone atteggiarsi e non pagamme gli avvocati (no, no)
all’esame de strada l’hanno rimandati
porto freddo, bufalo libanese
la nuova roma con figure sospette
quel giro stretto non fa più il mio e interesse
porto tre chili, ma per fa’ riprese
vengo da storie raccontate in quartiere
certe cose non voglio rivederle
coltivato il mio malessere in mezzo alle bestie
le facce che mi stanno appresso le detesteresti
[ritornello]
porto freddo, bufalo, libanese
la nuova roma con figure sospette
quel giro stretto non fa più il mio interesse (no, no)
porto tre chili ma pe’ fà du riprese (due riprese)
vengo da storie raccontate in quartiere (dal quartiere)
certe cose non voglio rivederle (no, no)
coltivato il mio malessere in mezzo alle bestie
le facce che mi stanno appresso le detesteresti



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