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temo babila - beccuccio lyrics

gli uomini si tingono i peli del corpo
coraggio tinto di paura
un picco di colori alla miseria è splendore
quindi splenda il cammino per gli uomini che soli sono persi
che soli sono sabbia o poeti finti finiti alla messa dell’amore e il suo squallore
così mascherarmi l’anima fu un’azione d’emergenza purtroppo disumana
per troppo, troppo estranea
sopra queste rocce
io sono un beccuccio
e sacro è il mio impero
mi ci piego e mi rassegno
mi fa schifo ma mi accontento

per accontentarmi di una sola diffusione
una canzone di tonzino
o una cava in televisione
la mia passione è la mia ossessionе
la cambio ogni giorno
o con me o con gli altri…
quelli che ho intorno
fammi amarе e fammi muovere

ho sottovalutato la mia morte
quando il sole tramonterà senza me
inizia a camminare
ignorando
che la sola risposta
a tutto quello che ha vissuto
un essere umano come lui non può comprenderla
la sua sola realtà comprensibile
è l’appagamento
ma l’appagamento interiore, l’elevazione dello spirito
camminando nel vuoto, umberto
si porta dentro il dolore
dei vivi e i morti
che lo avevo distrutto, lo avevano aperto
pover’uomo
lo avevano disgregato
dentro aveva solo dolore
solo dolore
solo dolore
solo dolore
non c’era più nulla in lui
una pezza strizzata, asciutta, essiccata a sole e fatta decomporre
dagli agenti atmosferici
dalle istituzioni
i cantautori

la vita pagata, il lavoro
la mermec
i miei fantasmi angelica
federica, claudia
filippo antonelli, michele cardascia, il sacro ninus impero
a chi mi chiede che lavoro fa tuo padre?
mio padre fa la tristezza
e non valeva un cazzo annarella mentre alessia vomitava
e le nostre mani erano più grandi dei tuoi due occhi, che erano tutto quello che avevo
non valeva un cazzo il vuoto, non valeva un cazzo angelica
neanche il mio più grande amore, lucente? lucente

- temo babila lyrics

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