tales of unexpected – matrice lyrics
prendimi il braccio che andremo lontano,
lontano da questo deserto di gomma.
e ingoieremo il sudore anche se sa di sale.
(come è dolce l’arena in questo idillio mentale).
vorrei avere un bulino dalla punta sottile
per incidere sabbia un po’ più in superficie
(se l’orizzonte del quale andavamo fieri
non è che una marcia pellicola gialla).
se potessi osservare gli orrori
di una guerra civile distratta nei pensieri,
di fratelli e fantasmi ribelli,
d’un affabile riso sfacciato ed incosciente,
sapresti ignorare le ombre
che sorgono proprio alle spalle del sensale,
s’egli vende grandi sogni
e grandi prospettive?
non tengo più il conto delle ore di viaggio:
vorrei solo che il sole ci desse una tregua
o che almeno accenn-sse a tramontare di notte.
(e costa sempre più forza sollevare le scarpe).
e anche se ci hanno presi, non ho sensi di colpa.
(non sapevo nemmeno se m’avessi seguito).
non osavo voltarmi (non ha senso fermarmi
se ho già ho divelto un chiodo dal legno).
se potessi osservare gli orrori
di una guerra civile distratta nei pensieri,
di fratelli e fantasmi ribelli,
d’un affabile riso sfacciato ed incosciente,
sapresti ignorare le ombre
che sorgono proprio alle spalle del sensale,
s’egli vende grandi sogni
e grandi prospettive?
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