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ultimo, comagatte & eden - osg16 lyrics

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dieci diamanti non mi bastano per stare bene
la vita è un gioco che ha per tutti lo stesso finale
puntuale si presenta il vuoto che spezza le ossa

e ho preso tutto ciò che prima per me era risorsa
dodici lacrime hanno il peso di questa canzone
scrive chi ha scelto il dubbio come suo unico amore
io resto fragile, non voglio mostrarmi diverso
sono un perdente nel mondo che cerca di vincere contro se stesso

ho fatto una vita piena di rimorsi
scappavo da tutto quello che tagliava i polsi
prendevo a calci le porte come nei divorzi
voglio prendere la cima e me la prendo a morsi
ho il sangue addosso nel vicolo
ma vi tengo a tutti sotto tiro nel reticolo
per tutti quelli che ogni volta, fratello, mi dicono
che tutti quelli che ci provano tanto non vincono
fanculo!
dammi un motivo per fare quello che vivo
delimitare per fare ma eliminare quell’imperativo
non dire niente che possa darmi fastidio
se non mi metto a rappare nemmeno io sopravvivo
io voglio fare la storia
in questo gioco sono un mostro exodia
ho fatto fuori tutti quelli che dicevano che non ce la potevo fare
solo con un disco, fratè cracovia

punto in alto con i piedi a terra (ah)
si vede bene che non è il mio posto (yeah, yeah)
per le briciole siamo già in guerra
quindi tranquillo che non ti conosco
ora che io vinco sono tutti degli amici ben fidati, fratelli o filiati
la puzza sotto al naso dei palati raffinati
le pacche sulle spalle coi coltelli più affilati
frà io c’ho tutto da vincere e tutto da perdere
niente in comune con te, io non faccio casino
me ne resto zitto, la strada che ho fatto ora parla per me (brr)
mi muovo da solo qua senza lo squad, senza gli squaw
che per avere già in mano quel poco che ho
mi son fatto un gran culo e non parlo di squat

“sì sì sì” la prima cosa che mi viene in mente quando sento le vostre cazzate
“sì sì sì” è il suono di lei mentre gode mentre viene di quando mi
scopo tua madre
sì sì sì, davvero questi figli di puttana si credevano non sapessi rappare
sì sì sì, non mi sono mai inchinato davanti a nessuno nemmeno davanti a dio padre
vieni che ti porto a fare un giro sulla strumentale
poi ti faccio scivolare
ti lascio per terra lì da solo a sanguinare
e dirò a tutti quanti che è stata una morte accidentale
mi dispiace fratello, ma in questa merda alzo sempre il livello
puoi starne certo
gridami contro tutti gli insulti che ti pare che neanche ti sento
pom pom

so che giochi a fare l’hater
forte ma non sei popeye
cosa cazzo mi fai il gangster?
che tu c’hai il papà winchester
auf wiedersehen, non sono glam, tutta supreme
mi fai gang gang ma la tua gang è fatta di p-ssy che vestono h&m
a chi mi diceva che non ce l’avrei fatta ma ora fa pure il simpatico
perdonami ma devo andare magari mi chiami, ti lascio il recapito
odiami per bene, chissene di te primo, in lista su instagram storia
chiamami chiamami, tu tu tu, ma attivo la segreteria telefonica
p-ssi e ti atteggi alla tony manero fra
dici che sp-cchi, dove sei? non vedo
trappo ma ho le basi dei wu-tang clan
honiro female fatti più la la la

dieci diamanti non mi bastano per stare bene
la vita è un gioco che ha per tutti lo stesso finale
puntuale si presenta il vuoto che spezza le ossa
e ho preso tutto ciò che prima per me era risorsa
dodici lacrime hanno il peso di questa canzone
scrive chi ha scelto il dubbio come suo unico amore
io resto fragile, non voglio mostrarmi diverso
sono un perdente nel mondo che cerca di vincere contro se stesso

dicono che dio ci ha fatti tutti a sua immagine e somiglianza
ma io ho perso la fede da un po’, fumo maria santa si disgrazia
l’ennesima notte da solo in hotel
macchie di sangue sopra la moquette
lo facciamo subito senza creare suspence
mi ipnotizzi con la tua silhouette
tu lo sai, l’amore è un lusso che non ci possiamo permettere
meglio allontanare ciò che ti rende debole
cresciuti dove i nemici dei tuoi nemici
diventano i tuoi migliori amici
mamma si chiede che genti frequenti
e noi moriremo felici e contenti

ti ha stretto il buio prima del fantasma
dejavù nelle tasche del parka (mamma!)
sono a un p-sso dai sogni, sono più che fiero
i sopravvissuti come matt damon
qualcuno ci crede, si fa meno freddo
non blatera più, sì fra porta rispetto
da quando eravamo bambini perduti sbarbati al parchetto
oggi no non stressarmi
non c’è una stella a orientarmi
mi sono fatto da solo
che cosa credi che cambi?
siamo le perle, le stelle cadenti
noi tra le tempeste cerchiamo i rimbelli
quanti fra ne hanno p-ssate ‘ste suole
coi piedi nel fango purché resti in piedi

pace e amore per la family family
sei intelligente, dicono “andre concentrati”
fermati, fermami, fermi lì
non l’hai capita, è da una vita che aspetto qui
amami odiami
prega sì
che io arrivi più in alto
sparati, sparami
purché capisca il mio sbaglio
mia madre sogna una vita diversa
i miei fratelli han la vita di sempre
ho pochi spicci fra per la merenda
pensa che ne ho 17
dj set, i miei fra gridano, gridano
la solitudine nel vicolo, vicolo
perché prendo scorciatoie non per arrivare prima
ma per evitare ciò che dicono

rappresento l’incertezza pura
il dubbio e la cura, più di una luna
l’armatura che protegge il mio corpo ed il volto nascosto dentro sta laguna
è dura
sto andando a fondo
ma ancora cammino quindi lo racconto
trepidazioni come navi nel porto guidati da lei
il mio maremoto
vedo solo buio
sono tutto blu
è un paradiso infernale, un limbo eterno
siamo lucciole nate in inverno
vi racconterò la fine della fine
l’inizio di un racconto magico e sublime



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