urah - caso perso lyrics
mangio le foglie di maria
mi voglio librare nell’aria
voglio affogare in un mare di odio
dividendo il corpo dall’anima
non voglio trovarmi in un limbo
timido oscillo, sì ma per carità
spesso mi spinge la stamina
e questa forza mi carica
sento del peso sul collo
non sono collane, sono al collare
sto per decollare, sopra ‘sto mare
mi sento volare, ma sono nell’ade
l’inferno mi scalda i ventricoli
parliamo da soli, ventriloqui
però ci urliamo turpiloqui
se ci penso mi vengono i brividi
avessi una musa, sarebbe stressata
delusa ed illusa nei gesti
m’ispira, mi canta la musica, in parte
ludica, giudica tutti i complessi
ho più d’un tallone d’achille
questa paura mi stringe
nelle mani come freddy
i suoi occhi sono freddi
sguardo da k!ller
a volte cambio mentalità
sei il mio flagello sei attila
porto un fardello, calamita
una disgrazia, calamità
non voglio trovarmi su un lembo
chemical mansion, di buona qualità
nuvole d’astio, normalità
scappo finché non mi passerà
le mani son fredde dal gelo
solo a sfiorarla congelo
sai che mi riaffiora un pensiero
ancora adesso ci spero
nella mente pargolo, sono sconnesso
preso in un angolo, sono sommerso
altro livello, nessun compromesso
che stavo dicendo? sono un caso perso
un altro universo, star trek
eterna scommessa, skybet
riservo la gioia da parte, arte
sfrego la lampada ed il genio parte
mi divora dentro, tarantola
rantola, dimora dentro la sua ragnatela
di falsità, spesso si agita l’anima
divenne vedova e perse l’umanità
vorrei un mondo diverso da quello che ho
avrei messo al centro quello che tu volevi
adesso mi sento un po’ spento da un po’
non sono più lo stesso, non credi?
attirato al centro magnete, polo
c’è quello che più temete
viaggio con polo nell’estremo oriente
solo, cercando la quiete
sfondo la quarta parete col suono
o la parete del suono con niente
basta che m’agito, eppure son buono
ma per te sono un buono a niente
bisogni soppressi repressi dall’ego
rinnegai me stesso quando mi sorrise
annegare perso sul fondo, bicchiere
sperando soltanto che non soffrisse
aprissi la mente direi benvenuto
ma princ+p+lmente c’avrò il benservito
perché tutto quello che ho sempre voluto
onestamente non mi è mai servito
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