venz - divergent lyrics
[testo di “divergent”]
[skit]
guardo verso l’alto e la città mi soffoca
nei grattacieli si nasconde il marcio che contamina questa città
la resistenza si annida nelle strade, cresce nei sobborghi
emerge dalle gerarchie sfasciate dell’esercito degli street kid
[strofa 1]
tra le e+mail ho tre clienti
miro, dopo faccio tre centri
voleranno teste solamente per gli eddie
tipe fanno video: brain dancing, okay
io sono v, non chiamarmi “mister”
non mi fido in gеnerale, nemmеno dei fixer
zero amici veri, sto con jackie welles
conosco la strada come lei conosce me
mk.3+rimbalzo
ottiche nuove di pacca aspetta che le installo, il mio ferro è caldo
sangue freddo, col colpo in atto
salirò sull’attico, shock sinaptico
vedi? infetto la tua mente con i demoni
chiamerò t+bug prima di chiamare evelyn
sto su un delamain, choom, tu seguimi
con le mani sporche e con l’obiettivo relic
[skit]
osservo dall’attico la gente che non può ascendere
una turba brulicante di perdenti
la stirpe dei deboli che non avrà mai accesso a soldi e potere
la povertà è come un morbo che si diffonde nelle vene di night city
l’unica alternativa possibile è la corporazione
[strofa 2]
ho vissute queste guerre nel tempo dall’alto
vedendo solo soldi a valanghe
e lo sai come li spendo: bevendo il cervello di chi poi mi riempe le tasche
la borsa, le quote, le taglie
non mi sporco per tagliarti le gambe
c’è chi lo fa per una dose di snuff, e…
io mi godo lo spettacolo dall’afterlife
tu non puoi fare di meglio: premura e tempo
potere e soldi vanno e vengono
mi rimane in petto un codice d’onore che rispetto: arasaka, tengu
si ergono mura parapetto
la paura: blackwall
se muori tu non cambia nulla, sai che va così
al mio servizio militari e pure il trauma team
fragile la vita finché c’è chi la baratta
corri con il nodo alla gola, io alla cravatta
[skit]
la metropoli è una massa nera e distante che assorbe tutto e f+gocita la libertà
il mito di night city è un inganno
una prigione urbana che finisce per fottere chiunque
solo il deserto non mente
e il clan è la salvezza, il viaggio è vita
[strofa 3]
non conosco la vita della città
ma ho sognato di diventare una star qualche notte fa
qua fa buio di notte, non vedo luci
la pelle te la fanno e non c’è chi te la ricuce
wild tra le belve, auto sgasano: merce
io la prelevo per te ma non farmi attendere
che non siamo chiacchieroni, tantomeno attori
con le mani nei motori, masticando chiodi
nonostante le pallottole il mio cuore regge
battezzato nella sabbia, figlio delle badlands
cerco bossoli tra perle, ho le mani ferme
pure con le ferite aperte, non metto bende
tu… vorresti fottere me
lupo solitario, ululo alla luna dell’est
il deserto vede tutto anche se non si nota
zero mappe, solo stelle, sono in viaggio: nomad
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