william pascal - john carew lyrics
[hook]
quando salgo sopra un palco è
come se d’un tratto mi scord-ssi del dolore che ho qui accanto
e suono come se non ci fosse più nient’altro
così in alto che il mondo mi sta ascoltando
sono come te e non so se
sto vivendo la realtà o se sto sognando
volo come se avessi le
ali per lasciarmi dietro quest’asfalto
[verse 1]
ho messo soldi e cuore, tempo e frustrazione in questa cosa
e tanto impegno che spesso sento il bisogno di un sosia
per la mia musa nuova
cani che senza museruola
offendono la dea musica senza una scusa buona
check, prova
conta i p-ssi sulla mia suola
mentre seguo p-ssi di una scuola che ancora funziona
dalle prime rime b-ttate, quelle fruttate
mille competizioni truccate rare come bukkake
e’ qua che cresco fra puntate di dita e puttane di vita
mentre voi appuntate a mat-ta file di grida che vi metto in rima
figa se ci so fare
shotto finti artisti da show talent: flow john carew
non puoi giocare con sto fuoco che trasudo
mentre fumo humor con la pancia piena come juno
te sta’ a digiuno, ho rime come colpi di judo
con questa fort-tudo è sicuro che i conti li chiudo ti giuro che è
[hook]
quando salgo sopra un palco è
come se d’un tratto mi scord-ssi del dolore che ho qui accanto
e suono come se non ci fosse più nient’altro
così in alto che il mondo mi sta ascoltando
sono come te e non so se
sto vivendo la realtà o se sto sognando
volo come se avessi le
ali per lasciarmi dietro quest’asfalto
[verse 2]
ho p-ssato anni in cameretta a studiare come si fa
adesso mi dico “aspetta” e mi chiedo come mi va
vorrei andare via di qua: trovare ambienti diversi
provare suoni più freschi, lottare con i miei testi ma
tutti sono pr-nti a voltarti le spalle
ho inciso lapis niger solo per mostrarvi le palle
dimostrare di essere capace a fare qualcosa
anzi, a dare qualcosa: le malelingue posso seccarle
siamo farfalle nere in sogno come i prozac+
semplicemente alla ricerca di qualcosa in più
dalla prima volta che ho stretto un microfono
ho capito il modo consono e comodo che mi fa tornare su
da quaggiù ringrazio chi mi è stato accanto in questo viaggio
senza avere niente in cambio o soltanto un abbraccio
quello che faccio è mio e l’ho sempre deciso io
non l’ha deciso dio, questo fino al giorno d’addio
[hook]
quando salgo sopra un palco è
come se d’un tratto mi scord-ssi del dolore che ho qui accanto
e suono come se non ci fosse più nient’altro
così in alto che il mondo mi sta ascoltando
sono come te e non so se
sto vivendo la realtà o se sto sognando
volo come se avessi le
ali per lasciarmi dietro quest’asfalto
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