xvi religion - eraserhead 3 lyrics
eraserhead 3 lyrics
[testo di “eraserhead 3”]
[strofa 1]
l’amore incombe, sotto i nostri tetti si nasconde
riposa dentro i nostri petti come in vecchie tombe
la gente osserva mentre fa da serva
e mentre tu sei sorridente ti comporti più che correttamente
lei ti mente spudoratamente
perché per lei è una guerra, la vita, l’essere uno
la via d’uscita dal futuro
dalla ritrita consapevolezza di non essere qualcuno pеr nessuno
la gente scappa dalla stanza rossa
riscava la sua fossa е fugge scossa con la borsa colma dìossa
ognuno c’ha una parte di sé stesso nella testa
che sa che questo paradiso è inferno e viceversa
io scordo i miei volti deturpati e poi
penso che per esser sfortunati siamo fortunati noi
in tempi rigidi e poco vigili
io catturato dalle tue lentiggini fuggo dalle vertigini
di nuvole giganti montate come panna
il cielo ha mani grandi per cullarmi come mamma
per tenermi su sicuro fra le braccia
tornare a voi laggiù in forme d’onda in una traccia
che non basta un computer per decifrarle
serve trasformarle vibrando la carne
lupo mio non perdermi, trovami, guidami e proteggimi
donami il coraggio per immergermi
dentro questa puzza di città meccanica, nella truffa della noia
cartoonia coi miei sogni sciolti in salamoia
ogni scorciatoia conduce a una cesoia
dà gioia solo a chi ti ingoia nella mangiatoia
e questo non ha niente a che fare coi prati e con sequoie che sfidano il cielo
con mari sconfinati e brillanti stelle incastonate nel tetto nero
tempi andati e con le belle storie del loro vangelo
ma con i loro sorrisi ridicoli
e con battute razziste che danno i brividi
e questi poliziotti stipendiati per difendermi
che invece pensan solo a come fare gruppo per difendersi
io guardo ancora vecchi film per fuggire via
e non esser presente, nel presente è la mia malattia
per questo pago con tasche vuote ed attacchi di panico
e non stringere mai il coltello dal manico
ce l’hanno sempre loro e li capisco
sono anni che respirano pulviscolo
qualcosa la meritano pure loro ci può stare
una bella auto a rate per andare a lavoro e domenica al mare
una bella scarpa da poter mostrare
una pochette louis vuitton da regalare, posti in da frequentare
mille zeri da scopare e neanche un povero cristo su cui contare
perché il mondo del successo è successo
che v’ha trascinato troppi via, al largo non c’è più nessuno
sale solo fumo dalla lontana città meccanica
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