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zero paga - rilettura lyrics

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[strofa:1]
dico magari stavolta è la volta buona per una svolta
ho bisogno che succeda anche solo una volta
che si succeda senza rendere conto a nessuno poi
scomparirò dentro una bolla di fumo
ma non è così perché giuda non mi guida giuro
sto cercando di essere più puro
anche stavolta dio ha proprio esagerato
chiedilo a tommaso che non ci ha mai messo il naso
chissà se un giorno tutto quello per cui ho sofferto troverà un senso
anche se mi -ssento con la mente perso
con l’orologio tengo il conto del tempo che sto perdendo
ma devo fare finta che non sto soffrendo
so bene quanto la vita possa sembrare infinita ed essere invece infinitamente breve
per chi ogni sera infinitamente beve
mi definisco indefinito anche perché non definisco più chi siete
non capisco se non capisci o non vuoi capire
ti stupisco e non stupisce se ci amiamo e non abbiamo più niente da dire
e ci anteponiamo al rimorso di non averci provato fino alla fine
eppure io ero contento mi davi la mano
viaggiavamo lontano e il casco non lo portavamo
lo portavano gli altri forse perché più consci
per non ritrovarsi da soli depressi e coi rimorsi

[rit.]
scrivo e penso troppo
ma ragiono troppo poco
per quella che dovrebbe essere
un’accurata rilettura interiore
quando a fine giornata piangi dentro
perché un senso al dolore non c’è
ma com’è che per la gioia un senso lo troviamo sempre?

[strofa:2]
mi fisso allo specchio e non vedo altro che due occhi
mi fissò e disse “il tuo amore dallo a pochi”
a volte sognare ad occhi aperti fa male e il signore
serve solo darmi un briciolo di comp-ssione
che sono emotivamente instabile ma ricco di p-ssione
se chi p-ssa una volta spera in una seconda occasione
ma nessuna riesce a farmi gioire di me
tranne lei che sa destarmi interesse e quasi per tutto
questa casa mi ha stancato come questo ordine
questi balconi che danno solo su altri balconi
ho necessità di andarmene ma mi occorre un complice
che se ne sbatta se non sono stato consone alla tradizione (morale)
ma questo noi non so quanto mi possa andare giù
visto che è sempre stato un incerto stare insieme
traballante fra il “mi manchi” e il “non voglio vederti più”
alche hai preferito guardare che vedere
con te ho fatto troppo o non abbastanza
ma lo senti? siamo il silenzio fra una canzone e l’altra
questa giornata di merda non p-ssa e tu non sei a casa
scappi se ti chiedo di guardarmi in faccia
lo so, ci avremmo messo poco ad avere tanto
ma tanto quanto basta per vivere per sempre palmo sopra palmo
e ora sono stanco e faccio come te: mi scordo di me

[rit.]
scrivo e penso troppo
ma ragiono troppo poco
per quella che dovrebbe essere
un’accurata rilettura interiore
quando a fine giornata piangi dentro
perché un senso al dolore non c’è
ma com’è che per la gioia un senso lo troviamo sempre?



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