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andrea pula – pausa pranzo lyrics

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[strofa 1]
uey, come stai?
sono andrea, il tuo amico
io tutto a posto, a casa bene e il lavoro mi fa schifo
ho un’oretta di pausa
mangio un panino formaggio e citrosodina
che ultimamente ho un po’ di nausea
in questo bar di nichelino
il cliente più giovane è talmente vecchio che tra un po’ torna bambino
e sto bicchiere puzza
bevo dalla lattina, “cameriera, cortes-m-nte, non è che ha mica una cannuccia?”
che almeno bevo piano, che già ho poco da fare
se la finisco in fretta poi lo so ci resto male
guardo la gazzetta, mi giro già la sigaretta
chiedo il conto, mi piace fingere, sai, di avere sempre fretta
e il senso della vita forse è dietro in magazzino
e ne pagherò il conto, non di questo scontrino
vorrei uscire da ‘sto bar e andare, che ne so, a parigi
vabbè, è grave? tu che dici?

[ritornello]
mi dispiace se mi sveglio la mattina e mi incazzo
vita mia tu non hai colpe, sono io che son pazzo
mi hanno detto di studiare quando ero ragazzo
ora lo faccio di lavoro, ma non so più che faccio
e lo so che in questo mondo c’è chi c’ha bisogno
e per questo non ne parlo e un po’ mi vergogno
amico mio, ma che cos’è che mangio?
non digerisco mai niente in questa pausa pranzo

[strofa 2]
dicevo, come stai? che si dice lì a shanghai?
ma tipo che ti immagino karate, vest-to da samurai?
ah già, è cina e non giappone, coglione
pensa che la mia donna la chiamo sempre “amore”
perché mi son scordato il nome
timbro il cartellino alle nove, meno dieci
almeno c’ho il tempo di un caffè e se becco il capo son sereno
poi però mi siedo, accendo il computer e sai il lavoro
dopo cinque minuti sono su facebook a farmi i cazzi loro
metto una valanga di “mi piace”, cuoricini così a caso
tra l’altro lavoravo e non l’ho commentato, ma ho visto il tuo ultimo status
oh sembravi contento, salutamelo!
l’hai capita? eri con-tento, digli che l’aspetto
e tu come ti senti? io mi sento poco
più mi urlo dentro e più sento il vuoto
vorrei uscire alle 6 e andare che ne so ad ibiza
vabbè, mangio solo ‘sto panino, che stasera c’ho una pizza

[ritornello]
mi dispiace se mi sveglio la mattina e mi incazzo
vita mia tu non hai colpe, sono io che son pazzo
mi hanno detto di studiare quando ero ragazzo
ora lo faccio di lavoro, ma non so più che faccio
e lo so che in questo mondo c’è chi c’ha bisogno
e per questo non ne parlo e un po’ mi vergogno
amico mio, ma che cos’è che mangio?
non digerisco mai niente in questa pausa pranzo

[bridge]
oh rientro in ufficio, che poi a star fuori con ‘sto cielo grigio è uguale
appena la leggi mandami un vocale
oh ma sai che per una volta ho digerito ‘sto panino?
non mi ha fatto male
bastava dirlo a qualcuno, che voglio cambiare

[ritornello]
mi dispiace se mi sveglio la mattina e mi incazzo
vita mia tu non hai colpe, sono io che son pazzo
mi hanno detto di studiare quando ero ragazzo
ora lo faccio di lavoro, ma non so più che faccio
e lo so che in questo mondo c’è chi c’ha bisogno
e per questo non ne parlo e un po’ mi vergogno
amico mio, ma che cos’è che mangio?
non digerisco mai niente in questa pausa pranzo



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