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azazel – fragile lyrics

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[intro]
uh
hey hey hey hey

[strofa 1: azazel]
mi sento nocivo da quando sono piccolino
forse un po’ schivo e nemmeno troppo recidivo
mi faccio un po’ schifo se penso a ciò che dico
e no non faccio il tifo solo per sentirmi fico
mi fa schifo il calcio e questo lo dico senza problemi
vali un soldo di cacio non eri nessuno fino a ieri
io problemi veri tu problemi lievi ti pieghi di schiena e mi chiedi
“cosa volevi?”
vederti steso a terra sanguinante
non sarà lo stesso ma comunque è parecchio interessante
e adesso vivo ma mi stai sul cazzo e con te ci vado duro
mentre scrivo con il sangue non sono pazzo sul muro
sono malato di mente e ormai ne sono sicuro
da quando ho gridato veramente nel tuo lato oscuro
manco mi curo tanto dubito aiuti
arranco sicuro ma subito tu mi deludi
rimangiando ciò che mi dicevi fino a ieri
rinfacciando i miei fallimenti cos’altro credevi
che miglior-sse me? no non è andata così
e se qualcuno credeva in te è scappato da quella porta li
ma ora sei sola a moria dai fatti da parte
ti credi la storia io so la storia dell arte
stai coi piedi a terra non volare su marte
non ci pieghi ai tuoi voleri perdi già in parte
ogni volta la strada al buio è un incubo
apri la porta brava da solo mi sento un ibrido
ma ti dico bada bada ho un grosso livido
che non mi fa sentire lucido
ma come un lucido imito
a dire queste cose non mi limito ma sono incline (hey)
a fare pazzie di cui mi possa pentire (hey)
qui tutti con collane io con corona di spine (hey)
tu stai attento al grano io controllo le spighe (hey)
non sono un padrone vario tranne delle sfighe
sono più un ladrone e non dirmi che odi le mie rime
ho i minuti contati ma comunque vado piano
sento il fiato sul collo ma comunque non mollo
vedendo che vi ho fermati con una mano
capisco che non sei padrone proprio di un cazzo capo
e adesso che solo a nominarti sento il male dentro
credo lo stesso che amarti è stato anche peggio
e quanto tempo rimasi
tra le tombe dei rivali
che nel tempo si son fatti vari
lento sempre coi miei cari
e ormai non so piu che dirgli se non rimani
accanto a me e ai miei ormai tanti mali
gente qui si pompa “tesla” in giro
io sentendola vorrei spararmi in testa tipo suicidio
e non so che fare scriverò si a lei di nuovo
e mi rifiuterà come questa volta e quella dopo
mi sento un topo intrappolato nella sua stessa tana
tanto o poco strappato dalla mia vita umana
stretto sulla lapide dal quale verso lacrime
messo male ma son perso da tempo tra le mie pagine
e ti prego dai non dirmi che son fragile
altrimenti finisce che ci credo e non è facile..

[outro]
ti prego dai non dirmi che son fragile..



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