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claver gold – big bang lyrics

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[strofa 1]
big bang bolo rap slang
rincorrono tutti lo stesso trend band
tic-tac, gold one crack
è il suono degli spray dentro gli eastpak
pac-chiani l’etichetta vi concia come fighetti
cani non riuscite ad esprimere due concetti
strani rappers sopravvalutate i cosiddetti
stesi sui divani ancora parlan di parchetti
d’etti che vendevano dieci anni fa
di come cambia la società in città
si sa che siete tutta pubblicità
nei vostri testi non c’è una rima che dica la verità
solo storie inventate
non voglio sapere quanta droga pippate
quante troie avete nel privé che scopate
voi non dissate vi autodissipate

[interludio: paola zukar]
“il vero inizio è ora perché un genere musicale non è nulla senza un seguito”
“il vero inizio è ora perché un genere musicale non è nulla senza un seguito”

[strofa 2]
il vostro disco fa vomito comico sbocca anche il fonico
dal contenuto più che omofobico
cogito una scappa-toia poi una grappa boia che mi stappa
il tuo rap m’annoia schiappa
scappa quando vedi ciccio scappa
fuggi senza mappa o tappa in trip, ho l’acca
doppia, botta vengo fuori con la fotta
di chi ascolta ancora la ballotta
giro la caciotta da vero contadino
vengo col falcetto a disturbare il tuo festino
se volevi il vino io porto il bambinello
se cerchi il divino ti sposto lo sgabello
ragiono col cervello e non più con il pene
colpa del pane della fame e delle pene
voi siete un imene lacerato dalle iene
che aspettano gli avanzi degli avanzi delle cene
e vi sta bene

[interludio: paola zukar]
“negli anni ’90 il rap era per una ristretta cerchia di app-ssionati, gli italiani che cominciavano erano scarsissimi”
“gli italiani che cominciavano erano scarsissimi”

[strofa 3]
se ti sto sul cazzo amico ben venga
chiuditi in camera e ascoltati renga
tecnica tremenda pagami l’ammenda
ne parleremo quando toglierai la benda
lenta-mente commenta la gente
sono tutti capi a fare? niente
affare deludente quando prendo il vostro cd
parli di roba seria ‘mbè che cazzo ridi?
tu di chi ti fidi il pane lo dividi
lo scarso lo individuo tra mille individui
divi di ‘sta ceppa rappano a caso
vivon per la coca che fa gocciolare il naso
traboccare il vaso, intaso il c-n-le
gaz continua a dirmi che ‘sta merda fa cagare
non mi nominare man, non m’imitare
io che ho detto sempre quel che cazzo che mi pare

[interludio: paola zukar]
“secondo me il bambino è nato adesso”



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