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david riondino – lo gnegno lyrics

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il bove muggia muggia nella piana
dove il torrente canta la storia del campo
che incontrò la trota salmonata
mentre tu te ne vai coi tuoi piedini scalzi, le gambe ignude
tra i cespi d’insalata, che il falcone
copre con la sua ombra, in larghi giri misteriosi
cerca la lepre che stava a ruzzare
a ruzzare con te coi tuoi piedini scalzi, le gambe ignude
e quando mi vedrai venire dalla tua casa
con il mio biroccino e il mio ciuchino bianco
l’elefante, l’ippopotamo e la zebra
correrai verso me coi tuoi piedini scalzi, fra l’ortica

e se ti farai male, vedrai, ti curerò con un decotto
con foglie di castagno, con l’impiastro di fango e la tisana
ti appenderò alle orecchie due ciocche di ciliegie e danzeremo
agiterò le mani, guizzerò tra il fogliame, canteremo…

questo rock assassino per il mondo contadino
e mio nonno portava i sandali, coltivava i piselli
e la sera dormiva in un campo di cocomeri
rock assassino, ricco contadino, niente male!
vado in campagna e mi riscopro un’anima rurale!

la donzelletta vien dalla campagna
lei mi portò sul (?)
t’amo, pio bove, e mite un sentimento
e i pastori d’abruzzo in duplice filare, le gambe ignude
ascolta il rospo gracidar nel fosso
il canto della serpe che sguiscia tra le felci
sguiscia sguisciando la serpe serposa
rospeggia il rospo tra i piedini scalzi, le gambe ignude
e il barrocin di legno e il cavallino
vengono biancaneve e i sette nani:
mignolo, gongolo e lucignolo e gnegnolo
ed io gnegnolo, gnegnolo, sono gnegno, le gambe ignude



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