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giovane werther – gaviscon (feat. zeep) lyrics

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[strofa 1: giovane werther]

cosa ne sarà di noi
se non due cuori chiusi a chiave in una polaroid?!
hai detto resto e sei sparita come fanno i grandi
ma se rimani è una bugia che saprò perdonarti

ti ho vista fare il bagno nuda nei pensieri miei
col treno delle 6 che come sempre ho perso
ti hanno parlato del per sempre o mai?!
ho due biglietti andata, parti con me adesso

hai degli occhi giganti come paris
te l’ho forse detto un milione di volte
e che conta ciò che hai dentro e non come appari
che t’avrei scelta uguale tra un milione di donne

ti scriverò “ti amo” quando ormai sarà finita
e lo farò col vecchio motorola di mio padre
così che se ti incazzerai io potrò fare finta
di averti scritto “odio” e che la colpa è del t9

[ritornello: giovane werther]

e poi ti porterò a parigi tra la tour eiffel e il moulin rouge
a mangiare pancake dove non ci si sente in colpa
e brinderemo al centro con un bicchiere di gaviscon
per digerire chi ci ha fatto male
e urlare al mondo che ora è tempo nostro!

per noi, per noi, che siamo stati fuoco e grandine
per noi, per noi, che siamo come fuoco e grandine

[strofa 2: zeep]

ti porterò a ballare nelle disco al pomeriggio
perché alle 10 già inizi con gli sbadigli
ti porterò una luna legata stretta ad un filo
ti porterò la forza di ascoltare i tuoi consigli
ti porterò un’altra canzone stupida
metà scritta per te e l’altra metà per farci i soldi
ti porterò una carta da lettere consumata
quelle degli anni ottanta, che così ci scrivi i sogni
ti porterò uno sguardo un po’ imbronciato come sempre
il mare e il sole a giugno e foglie rosse di settembre
ti porterò risposte alle domande che non faccio
e sorrido quando chiedo “che c’hai?” e rispondi niente
ed ora guardami e dimmi che ci credevi
che diventiamo grandi e che siamo meglio di ieri
che il sole non è oro, ma illumina le pareti
che siamo ancora bimbi e si avverano i desideri

[ritornello: giovane werther]

e poi ti porterò a parigi tra la tour eiffel e il moulin rouge
a mangiare pancake dove non ci si sente in colpa
e brinderemo al centro con un bicchiere di gaviscon
per digerire chi ci ha fatto male
e urlare al mondo che ora è tempo nostro!
per noi, per noi, che siamo stati fuoco e grandine
per noi, per noi, che siamo come fuoco e grandine



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