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j rolay – distanti lyrics

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[strofa 1: j.roly]
hai mai parlato con te stesso?
con il vero te intendo, la vocina che ti gira per il cervello
lui che sa chi sei pure quando tu lo nascondi
lui che ti b+tta a mare ma ti viene a ripescare quando affondi
lui che ha radici forti e coscienti modi di porsi, concetti solidi e solidali affetti, ideali corretti
lui che spesso pare deviato, sadico e irascibile
ama augurare al prossimo tutto il male possibile
lui che sa consigliare il meglio alle peggio persone
dice che non è affatto bello portare rancore
ma se puoi dissipare in mezzo un perfetto coglione
gli viene semplice cambiare la propria opinione
predica di giusti principi come l’onestà
ma soldi e droga provano le tasche di chi non ne ha
è un vizio a cui sembra impossibile resistere
perciò incula i tuoi amici e passa la vita a pentirtene

[ritornello: j.roly]
quante volte capita di non capirti
di reprimere gli istinti per non tradirti, mentre puntiamo a dei mondi distinti ma sono troppo distanti da noi, da noi
nemmeno tu sai quello che vuoi

[strofa 2: j.roly]
[?] ragioni come che ti poni, come che stringi i problemi sn0bbando le soluzioni
schemi mentali per cui non collego le scelte con le nozioni
ma fotto le mie emozioni, più sbagli più collezioni
sento il peso delle azioni, stacco gli interruttori
per evitare un dibattito senza interlocutori
vorrei cogliere l’attimo senza ripercussioni
dovrei coglierne il senso senza chiederne ragioni
due parti divise: l’onesto e il diverso
la mia mente è un’arma che spesso punto su me stesso
[?] la coscienza che ti rende fesso
perdonare chi sbaglia non sempre risulta un buon gesto
detesto quando paleso, quanto sono teso per il modo in cui lo faccio e se lo faccio sono un peso
è una partita a scacchi ma non batti il tuo pensiero
vivrà sepolto sotto i ricordi che ti raccontano com’ero

[strofa 3: zyklon b]
quante volte capita di stare solo
un joint in mano e non sapere manco più chi sono
conosco mille identità ma qual è la mia
la verità è che non so davvero quale sia
ne fumo un altro per pensare meno ma mi tiene sveglio
e d’ora a pensare ci devo mettere più impegno
sotterrare i complessi coi consensi che mi dono
sapere che i pensieri sono dominati dall’uomo

[ritornello: j.roly]
quante volte capita di non capirti
di reprimere gli istinti per non tradirti, mentre puntiamo a dei mondi distinti ma sono troppo distanti da noi, da noi
nemmeno tu sai quello che vuoi



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