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manesi – musei & fastfood lyrics

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[testo di “musei & fastfood”]

[strofa 1]
ho detto a mio padre che son son cresciuto
ah, vorrei fargli vedere che è vero, eh
è che ogni notte gli riporto a casa qualche taglio nuovo
così tardo e torno la mattina dopo eeh
io torno e lui parte, e siamo già distanti
come dici, restate?
come, adesso che fate?
eh, boh, vedremo
per il momento pensare di meno (ah)
la mia generazione c′ha messo una “x” e io che mi ricordo
delle sere al biss, delle spese al prix
c’hanno rimesso tutti quanti quelli che conoscevo
in grammi, in drammi, in “fammi” in fatti, fuma e stai sereno (woo)
ho un cielo d′avorio sopra la testa
ma mi sta stretta: “barista, aspetta!”
non ho voglia di scherzare, leo mi dice: “non ho voglia di tornare questa notte, che se no devo pensare oltre…”
sudo freddo mentre guardo il soffitto e non mi risponde più
ho i soldi per il coffee ed un pacco di camel blu
ho i soldi per la musica e dopo non c’è ne ho più
ho i soldi per la testa di piatti ne lavo il doppio
dovrei divertirmi a 23, ma c’è il male, cazzo
ale, ma che male che li porto
paralizzato non mi sposto, resto al porto
[ritornello]
io che vorrei ritornare a parigi, la vendono in pubblicità
prendo un treno regionale, ma mi porta fino a là
io che odio restare fuori, c′ho ancora l′odio e vorrei starne fuori
prendo la metro, ma dove la porto?
a musei e fast+food, soltanto per non stare fuori
io che vorrei ritornare a parigi, la vendono in pubblicità
prendo un treno regionale, ma mi porta fino a là
io che odio restare fuori, c′ho ancora l′odio e vorrei starne fuori
prendo la metro, ma dove la porto?
a musei e fast+food, soltanto per non stare fuori

[strofa 2]
(uuh+uuh) un’altra sera in giro, ho rotto un bicchiere
dalla rabbia, non ci ritorno in quel bar, nah
ale chi prendi in giro?
sono tornato al giro, non ci voglio stare qua
lei che mi dice: “che faccia, sei stanco?”
io che penso: “che faccio? la calmo? ma che faccia ha la calma?”
“è soltanto il lavoro, sto bene, mia cara”
soltanto il lavoro e poi tenermi a galla: niagara
non fosse inverno ti porterei al mare (sì, giuro)
ti offro un cappuccino al centro commerciale
quando vuoi per ricominciare
per una volta sola vorrei rovesciare
fare il commensale, tipo a compensare, cazzo
e non pensare e fare che mi pare
la frase lascia stare con me non la devi usare, claro, pare?
siamo passati dagli anti fascisti agli anti depressivi
alleati ancora vivi ce n’è pochi
fatichiamo a star con gli altri, figuriamoci da soli
e curiamoci da soli, ma soltanto da fuori
metto un′altra collana, che vedano che sto bene
e che ho una vita da pazzi da fuori
la musica non paga, avevano ragione i nostri genitori
[ritornello]
io che vorrei ritornare a parigi, la vendono in pubblicità
prendo un treno regionale, ma mi porta fino a là
io che odio restare fuori, c′ho ancora l′odio e vorrei starne fuori
prendo la metro, ma dove la porto?
a musei e fast+food, soltanto per non stare fuori
io che vorrei ritornare a parigi, la vendono in pubblicità
prendo un treno regionale, ma mi porta fino a là
io che odio restare fuori, c′ho ancora l′odio e vorrei starne fuori
prendo la metro, ma dove la porto?
a musei e fast+food, soltanto per non stare fuori



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