merk huryo – densità 3.14 lyrics
prendo la stampa è un protocollo
il ferro che prendo te lo punto contro
poi mi sparo in testa e la mia anima entra sul beat
vi mangio tutti più di 100 volte all you can eat
lo sai che ti batto se parto ribatto
riporto e riparto ribatto t’incanto
intanto mi scopo tua madre
e il letto non resta più intatto
qua la gente vuole la gioia
sapessi la vacca che ingoia
mi limito a non seguire una linea retta
sto per riprendere la mia fetta
benvenuto nella tua c-ssetta!
densità tre uno quattro
tipo ridammi tutto quanto
sono pazzo e t’ammazzo
prendo la tua testa la appoggio su una tavola in pietra e dopodiché la taglio
troppo cattivo gusto mi fa stare male
ma urlo nel silenzio a quanto pare
mi trovo su un’isola in mezzo al mare
da cui siam tutti venuti ma non ci vogliam tornare
provo a stare calmo come un ghepardo
che sta in letargo e mi parte la fissa
smetti così mi uccidi resto in antefissa
il moralista è sulla mia lista nera
gli tengo fermo il braccio e gli inietto cianuro in vena
voi siete ridicoli ma non mi fate pena
le pene dell’inferno sotto questa lagna
questa è la mia vendetta nera venga
(666) è satana che si reincarna
io sono sul fondo di un pozzo
dove viene rinchiuso ogni stronzo
che mi ha teso la mano per poi
sputargli sangue addosso e rimandarmi di nuovo sotto
piacere gli ho detto appena arrivato
stringeva tra le mani un cappio
mi ha detto che gli sarebbe piaciuto non essere mai nato
ma parlavo con uno specchio, resta intenso
lo sguardo fermo tra me e me stesso
parto in quarta poi metto la quinta
mi spiace tesoro ti senti respinta
sospiri entri in casa e trovi una donna incinta
non ho il rimorso di quello che ho fatto
la mia coscienza si è data vinta
merk huryo di nome mercurio di fatto
mercurio di densità tre uno quattro
quanto in quattro entro in rete quattro
quatto quatto me ne sbatto il cazzo!
quando non hai più una ragione di vita
quando stai muto in silenzio in una cantina
quando ti diffida pure la tua tipa trovata finita
in un coito col suo ragazzo di prima
dopo questa rima io mi arrendo
i testi tuoi alla macchiavello
al m-ssimo dell’intrattenimento
c’è merk huryo che ti sgozza col coltello
oh piccolino quanto mi dispiace che ti senti male
ti senti escluso ti senti come una merda che nuota nel mare
se p-ssi per strada alla gente viene da sboccare
spero di averti offeso almeno ogni tanto t’ammazzi suicidio animale
suicidio annuale gioia attuale rap dalla strada
rap dalla scuola rap da casa o da dove cazzo ti pare
ma dove vuoi andare? vado a remare
giusto per non sostare e mentre io parlo tu parati il culo
che… meglio non continuare
finalmente lo incontro e mi dice
da quanto tempo dai tempi di nietzsche
poi arriva sua moglie alice felice
lui color fuoco come una fenice
io volo in cielo lontano da voi scorie
le speranze morte in una vita informe
sulla strada verso la mia beata sorte
tutti fighi quelli della tua crew se tutti figli de mignotte
merk huryo di nome mercurio di fatto
mercurio di densità tre uno quattro
quanto in quattro entro in rete quattro
quatto quatto me ne sbatto il cazzo!
in quanto alla mia morte io pensavo
sto male pure in bara ma che scherziamo
quando mi sono gettato da quel aeroplano
mi sono detto incubi e insonnia tutto l’anno almeno sta notte riposiamo
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