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ozymandias – instagr4m lyrics

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[strofa 1: ozymandias]
sento che quando io parlo, parlo di quello che sento
come se nel mio cervello ci fosse un cazzo di schermo
p-sso la vita sui social perché la gente lo impone
perché la gente mi appoggia solo la visualizzazione
quindi mi sento di dire e di fare quello che mi sembra più figo
ma figo vedendo ciò che sto dicendo con mille mi piace sul video
‘sta generazione si schiera in azione ma davanti i loro computer
la venerazione di dei e madonne nella connessione di un router
non fare l’egoista, mi sembri chi fa i complimenti a un altro
perchè ha i k su insta, mamma che fissa
balla, sto in pista, tutti quanti vip cazzo
guarda ‘sto in lista (guarda!)

[bridge: ozymandias]
un giorno ci arriverai, sì, vedrai
se non sarai famoso che bad life
nessuno vuole essere un tipo normale
ma per essere speciali, frate, vivono male

[strofa 2: ozymandias]
prendono grana da cose che postano in meno di dieci secondi
questa è una gara che se ci sta un primo ci sono altri dieci secondi
mi chiedo se ai tempi dei greci e romani vedevano l’innovazione
ma senza vederci ‘sto lato cattivo che pare di stare in prigione
quindi mi fermo a pensare se fare inversione sarebbe la cosa migliore
ma cosa peggiore di essere fuori dal mondo
solo sì perchè non hai mai connessione
ma quando ci p-sso al giorno tre ore
inizio alle sei e finisco alle nove
ci penso che vivo come un vegetale
fra’, come chi beve però regge male

[ritornello: ozymandias]
mi taggano in centomila storie
come se cont-ssi qualcosa
metto like a centomila troie
come se tocc-ssi qualcosa
invece sono finte e questo fa paura
prendere pochi like: questo ti fa paura
se sei venuto male tu non aver paura
metti il filtro più il contrasto e aumenta la struttura

[strofa 3: garfo]
piacere, puffotto
ho sedici anni e vengo da trieste e ho duemila follower
eh, beh, ‘sti cazzi, ti senti solo anche con cinquecento like
e non c’è nessuno che ti chiede: “come stai?”
mille filtri per farsi accettare nella realtà
stai male perchè non li puoi applicare
fai il moralista, poi per sfogarti usi l’anonimo
diventi cronico, nevrotico davanti alla tastiera

[interludio: garfo]
(allora, mett-ti in posa…
sorridi e sent-ti sicura di te
sei migliore di tutti
pr-nto? scatta!)

[strofa 4: garfo]
no! siamo sconnessi (siamo sconnessi)
siamo dispersi (siamo dispersi)
in un mondo in cui non si sa più parlare
ma stare davanti a uno schermo
mostrarsi sempre perfetto
non è più umano avere un difetto
perché è l’unica cosa importante
giudicare, giudicare, giudicare
giudicare, giudicare, giudicare
giudicare, giudicare, giudicare
giudicare, giudicare, giudicare
giudicare, giudicare

[ritornello: ozymandias]
mi taggano in centomila storie
come se cont-ssi qualcosa
metto like a centomila troie
come se tocc-ssi qualcosa
invece sono finte e questo fa paura
prendere pochi like: questo ti fa paura
se sei venuto male tu non aver paura
metti il filtro più il contrasto e aumenta la struttura
e aumenta la struttura
e aumenta la struttura
e aumenta la struttura
metti il filtro più il contrasto e aumenta la struttura



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