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recca - pezzidimmerda lyrics

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[intro: blue virus]
sei sei, uhuh, blue blue blue blue ‘sto cazzo
(-rumori e pernacchie-), yeah

[strofa 1: blue virus]
avamposto 17. scavo nel posto e tocco tette
non chiamarmi rapper, sono pender con le bende
tecnicamente perfetto, liricamente mi sento infetto
che il sangue non lo succhia, lo prende dal ventre
brava, lecca il fiore, tanto sboccia
b-tto giù ogni emozione a mo’ di [?] con questa boccia
non mi distrai né con questa né con l’altra boccia
quindi sloggio la finestra, quel traguardo che si affoggia
sulla tua faccia da cazzo
perdo la foga, dico parole a caso, sborra, troia, ingoia, lecca, droga
ho appeso le palle del toro dopo sette birre in una skoda
ti amo e ti adoro ma ti preferisco a [?]
entro con la gamba tesa nei sogni notturni
con una pretesa, lasciarti se non prolunghi
rapporti, quando scopiamo travestiamoci da funghi
cambiati, non preoccuparti non disturbi

[interludio: blue virus]
no, no, tu non disturbi, o forse è il contrario
vabbé, ‘sti grandissimi cazzi
signore e signori, sono lieto di introdurvi aker

[strofa 2: aker]
e svengo, il tempo arrugginisce in base a chi ci affeziona
stessa merda che ci sventra per una battona
a stento metto paletti per differenziarmi dal perditempo
allo sfigato ora mascherato da icona, hola
ma chi ci consola, questo cuore smetterebbe di battere
se mi schi-ssi, amore sborra tra le lenzuola
attendo qualche minuto, spero mi chiami subito
e dubito, in quanto tardi come il mestruo la pillola non funziona
asciuga il volto dalle lacrime
anche le anime stanno dentro queste pagine
da quando scrivono oltrep-ssando il margine
ma veniamo tutti al mondo da un coito a un rapporto instabile

[interludio: blue virus]
avamposto 17, il luogo dove la verginità è bandita
il luogo dove le minorenni si sgozzano dicendolo
prima di leccarsi la figa e sputarsi in bocca

[strofa 3: blue virus]
quando scopo mi servono sette docce, le faccio entro le sette
dopo puoi pure dirmi che non son dolce
porto a casa questa tizia ed immagino le mie gocce
su viso e bocce, senza malizia né sguardo atroce
corro veloce, se dare schiaffi è un po’ troppo precoce
per dire che amarsi è fumare, alla fine nuoce
ho sempre troppi cazzi da risolvere
pagami con la polvere, gli acari sono vivi e danno voce
urla su di me, corri allo sbando
picchio un ragazzo, per la gente sono armando
quello di trentasette anni, professionista del [?] del tango
a pensarci bene, non c’è sp-cco peggiore di fare un brano
non sembra capo né coda
ambisco a fare il brano solo se oggi funziona
ho un disco e se ti chiavo, quel culo ti si deflora
lo sguardo fisso, ho fatto cadere il vaso di pandora

[outro: blue virus]
molte persone potrebbero pensare che sia stato un incidente
uhm… non lo so, il punto è veramente…
c’ho la paranoia che gioca a carte col disagio nel cervello
e non me ne fotte un grandissimo cazzo
questo è avamposto 17, 2012
blue, blue, blue, blue virus
il pezzo di merda numero uno nella hit parahit dei suicidi del cazzo
vaffanculo a chi ci vuole bene
ye, ye, questo è il fottuto bootleg, vaffanculo, porco dio
la madonna che gioca… a carte… con la paranoia… e il disagio
fanno un trio, si mettono a giocare a uno, cazzo
questa è la fottuta merda per l’anno nuovo e per gli anni a venire
e le groupie di merda mi succhi-ssero il cazzo
prima di rivolgermi alla parola (-parole a caso-)
sì, mi sono mangiato le parole, va bene?
one take, non si rifa’ un cazzo!
yeah, uh, uh e va così



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