screevy – intro (qmlfiv) lyrics
(verse)
sto in ventana..
sticazzi dei tag
bella per i type beat
bella per i produttori
screevy qui, e qui che insisto, ti dico
che adesso esisto.. anche io, finalmente..
parte tutto da
un tramonto spaziale!
metto un fazzoletto azzurro in testa
come bandiera di cielo e mare
urlo serenità al vento
come a richiamarla a me
e l’accendo come scusa o argomento!
(e penso che )
chi è legato alle strutture muoia quando
queste gli crollano addosso
e tanto si è accecato con
quella convinzione
tanto stretto è il laccio
con il nodo al collo
a stento si divincola
col fiato corto
fratello mio, sento
i pianti dei miseri
dalla pianura del lamento
e qua c’è vento
e chi se l’incula quegli altri?
ognuno c’ha il suo rifugio
al riparo e protetto!
“mamma credo che questo sia cattivo”
disse di noi, sollevando il dito, un bambino
e poi certo ch’è cresciuto morto dentro
fa di nome futuro
che nacque sereno frutto
poi punto, avvizzito
io guardo tutto questo disilluso, incazzato, stizzito
mamma m’ha fatto preciso:
lo sottolineo e mi dicon stai zitto!
se ti chiamo fratello è che ci tengo e
se ci pensi ci teniamo in due
non sei solo! (abbi fede!)
e senti un po’ alleviarsi il peso!
sono qui con te
faccio un pieno di vita, inspiro a fondo e vomito le note
ho messo bordi in gommapiuma al letto se nel sonno
sgomito la notte
m’agito di brutto
ma col flow che ho missà missà che sgomino le flotte
il kraken! il kraken!
e già li vedo ad additare! ti pare?
di pare già te ne ho fatte due nell’album
non andare a letto, giastin timberleic
piangi tu che mo’ io sono a secco
ehi
nuove barre
corri corri avcommentarle
non sa farle! non sa farle!
compa’, non parlo di canne adesso che
dopo ne appiccio tante, compagne di danze
ben nascoste nelle calze..
una vita beffarda dà cazzotti sulle spalle
mazzate sui coglioni ed amaretti per l’estate
tu gustati sto dopuprá
è un caffè di dopopranzo
e pensa te che un giorno fa
io mi son detto che non gioco piú qua
ma col flow che ho, fratello mio, sgomino gli eserciti
a foras quella merda perché a foras quella merda
il disco mio a uscire ci mette due anni e mezza ma
quand’esce in strada fanno tutti a terra!
o forse fan cori di festa a maggio
c’è chi lo aspetta e chi non gliene frega un cazzo
sappi che preferisco a chi mi uccide di nascosto
che mi ammazza lento
benedire chi ride, prende, mira e mi spara in petto
questa me la fuma il vento!
guardo di sbieco e becco i miei amici
per il talento, nella foresta del rap
o un animo sincero
o un recapito numerico
il plug giusto
il contatto che verrà
(il contatto che verrà..
ora che mi fermo e ricordo
già me lo diceva il mio migliore amico
sin da quando eravamo bambini..
che sarei stato questo)
apri la finestra
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