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sfolla – l’ora esatta lyrics

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[ritornello: adriano celentano]
sono le quattro e ho bisogno di un po’ di droga
mia cara mia aiutami a spingere, mia cara mia aiutami a spingere

[strofa 1]
mi alzo a mezzogiorno, col pranzo mezzo pr-nto
ma sono mezzo sbronzo, mezzo stronzo, resto e morto
sono le tredici e quaranta, guardo il tg di ’sti sfigati
quanto rimpiango enrico papi e quei ritardati a sarabanda
e anche oggi faccio che fallire e andarmene a fanculo
non lancio singoli sul web, ma lancio caccole sul muro
sono le due e quarantatré e il mio cellulare della tre
non prende manco per il cazzo, ma prende per il culo me
prendo il mac che mi serve per lavoro ma da lì
poco tempo, mi scogliono, guardo tette su youjizz
sono le quindici e diciotto, in testa ho il 15-18
molesto due ragazze di 15 e 18
racimolo una siga ma non trovo l’accendino
esco in mutande e suono il campanello della mia vicina
sono le quattro meno cinque e mi risponde il barboncino
io bestemmio e me l’accendo con il gas della cucina

[ritornello: adriano celentano]
sono le quattro e ho bisogno di un po’ di droga
non ce la faccio neanche a parlare
sono le quattro e ho bisogno di un po’ di droga
mia cara mia aiutami a spingere, mia cara mia aiutami a spingere

[strofa 2]
mi rialzo a mezzanotte che sono leso molto
lo scazzo mena forte e cado a peso morto
sono le ore in cui mi manca produrre un pezzo che mi piaccia
e mi sbatto il cazzo sulla pancia riproducendo “l’ora esatta”
e anche stanotte faccio che sboccare tutto nel mio cesso
mi specchio e sembro johnny depp ma brutto, povero e depresso
sono le due e cinquantatré ed io sto ancora bestemmiando
puccio un biscotto dentro al latte e si spezza prima di mangiarlo
prendo il cell, chiamo lei, le chiedo se è finita qui
le domando se disturbo e spero che mi dica sì
sono le tre e ventisette, in testa ho l’11 settembre
unisco due cartine a elle, fumo le torri gemelle
sono ancora infastidito che non trovo l’accendino
esco pazzo e suono il campanello della mia vicina
sono le quattro meno cinque e mi risponde il suo ragazzo
io bestemmio e torno a casa con il doppio dello scazzo

[ritornello: adriano celentano]
sono le quattro e ho bisogno di un po’ di droga
non ce la faccio, non ce la faccio neanche a parlare
così dimentico, così dimentico che come uomo non valgo molto non ce la faccio neanche a parlare
mia cara mia aiutami a spingere



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