shame vergogna – primo brown lyrics
[intro]
a voi che ricordate solo chi fa successo e soldi?
ma come state messi, stolti i valori li avete persi!
sapessi che è in chi continua il cammino e i suoi racconti
che un uomo spravvive e attraverso i suoi versi…
e nelle persone importanti e tramite i loro ricordi
contro una m-ssa di cervelli spenti, inermi;
per voi che vince chi fa l’indice di ascolti!
ma forse meglio così….
che i più grandi non meritano d’essere scoperti!
primero rap in peace!
[strofa:1]
ei “primo”, ricordo ero un ragazzino di dodicianni!
col tuo “rap nelle mani” ed i primi vestiti larghi!
in età precoce un mondo feroce mi tolse una vita veloce!!
e tu per gridarlo mi donasti la voce!
“sotto shock” iniziai col freestyle ed a scrivere!
mi chiedevo come uno scemo, perchè la scena imp-ssibile
ti sottovalut-sse, senza una risposta
ma già allora le mie c-sse urlavano: “bomboclat!”
“a volte il rap è il senso del discorso perso in mille frasi”
a te che rompi nasi [bang bang] ad ogni scrauso!
suono col “micro de oro”, perchè grazie a te
il gioco illusorio del rap è affanculo da “21 tyson”!!
alla tua forza lirica, unica musicale!
alla tua cattiveria bruta ruvida speciale…
lo sai!
ad ogni tua rima ed al tuo rap: immortale!
a te sai perchè i “re non muoiono mai!”
[ritornello]
“nina, io lo faccio così… cor veleno!
e una tigre mi risponde così… cor veleno!
no, non si vergogna di niente, e in mezzo a tutta la gente lo fa sempre così… cor veleno!
nina, io lo sento così… cor veleno!
e una tigre mi risponde così… cor veleno!
e quando non rimane più niente, resto con la mia gente, la mia gente che è qui, che è qui…”
[strofa:2]
grazie delle emozioni nelle cuffiette, anche dopo spente
grazie per le tue frasi sconnesse ma spesse
grazie perchè forse ringraziarti non è abbastanza
per dirti quanto forte mi renda la tua arroganza da sempre!
il giorno che ti conobbi, tu guardandomi negli occhi
mi dicesti che “l’invidia è degli sciocchi e se vuoi sfondi”
da quel momento ho fuso i ricordi coi sogni
e proprio quest’ultimi li ho presi a morsi e li ho rincorsi”
a te “leggenda”! sto cor veleno nello stereo
cresciuto col “rock n’roll”, “buona pace” anche “sotto -ssedio”!
in sta società che si vende la mente si sente
chi non ha prezzo, “sempre grezzo”, indipendente!
alla malattia che hai combattuto a suon di rime:
dico l’arte non s’uccide! la musica sopravvive!
la tua non ha la parola fine… ma tu neanche….
(hai bisogno di sentirtelo dire!)
[ritornello]
“nina, io lo faccio così… cor veleno!
e una tigre mi risponde così… cor veleno!
no, non si vergogna di niente, e in mezzo a tutta la gente lo fa sempre così… cor veleno!
nina, io lo sento così… cor veleno!
e una tigre mi risponde così… cor veleno!
e quando non rimane più niente, resto con la mia gente, la mia gente che è qui, che è qui…”
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